In questa pagina troverete tutte le informazioni utili in caso di prestito rifiutato. Vediamo quali sono i motivi principali per cui può esserci negato un prestito personale, e cosa fare in questo caso. Infine come richiedere la liberatoria e come effettuare la segnalazione al CRIF, utile per effettuare una nuova richiesta di finanziamento.
Prestito Rifiutato: quali sono i motivi principali, come evitare che accada
Non sempre è semplice ottenere il prestito che si desidera. Come abbiamo più volte ripetuto all’interno del nostro sito infatti le banche e le finanziarie devono necessariamente ridurre al minimo il rischio di un mancato rimborso. Per questo motivo ogni finanziamento prevede un proprio regolamento, in cui sono specificati i requisiti necessari per accedere alla somma di denaro di cui si ha bisogno. Ma come ci si deve comportare nel caso in cui il prestito ci viene rifiutato? Questa purtroppo è una situazione in cui si trovano molti italiani, per cui è bene analizzare con attenzione tutti gli aspetti legati ad una mancata accettazione della richiesta di finanziamento. Per prima cosa vediamo quali sono i motivi principali per i quali può accadere che una compagnia rifiuti la nostra richiesta.
Il primo motivo per cui un prestito viene rifiutato è sicuramente la mancanza delle garanzie minime richieste. Come probabilmente già sapete, per ottenere un prestito personale è indispensabile avere un reddito continuativo, che può essere dimostrato tramite la busta paga nel caso dei lavoratori dipendenti, il cedolino della pensione per i pensionati e la dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi senza busta paga. Presentare un documento di reddito significa mostrare alla banca le proprie entrate mensili, dalle quali sarà possibile detrarre ogni mese la rata di rimborso del prestito. Proprio considerando questo aspetto è facile immaginare che le garanzie minime dipendono dall’importo di cui abbiamo bisogno: ovviamente ad per ricevere un prestito da 30000 euro dovremo avere guadagni superiori rispetto a quelli necessari per un prestito da 5000 euro.
Lo stipendio minimo che dobbiamo percepire perché la nostra richiesta di prestito non venga rifiutata solitamente non è specificato chiaramente sul sito internet delle banche e finanziarie, che si limitano ad elencare la documentazione necessaria. Per questo il motivo principale per cui ci si trova nella situazione di prestito rifiutato è proprio la mancanza delle entrate minime necessarie per affrontare le rate di rimborso. Il rischio di un prestito rifiutato è più alto nel caso dei lavoratori autonomi in quanto non avendo una busta paga non possono garantire un’entrata fissa ogni mese. Di conseguenza solitamente gli istituti di credito concedono prestiti senza busta paga solamente nel caso in cui la dichiarazione dei redditi dimostri guadagni piuttosto importanti.
Tra i motivi principali per cui può essere rifiutata una richiesta di prestito c’è poi l’affidabilità del cliente. È bene sapere che ogni volta che andiamo a richiedere un prestito, la compagnia che lo deve erogare per prima cosa controlla eventuali segnalazioni nella banca dati del CRIF se abbiamo avuto in passato problemi con il rimborso di altri finanziamenti. Per coloro che siano stati protestati e segnalati come cattivi pagatori sarà molto probabile trovarsi di fronte ad un prestito rifiutato, a meno che non si abbiano delle ottime garanzie economiche.
Cosa fare in caso di Prestito Rifiutato e come richiedere la liberatoria
Quando si ha urgente bisogno di un finanziamento è sempre un problema quando un prestito ci viene rifiutato. Come bisogna comportarsi in questo caso? La prima cosa che viene in mente è quella di rivolgersi immediatamente ad un’altra compagnia. Al giorno d’oggi sono moltissimi gli istituti di credito che offrono finanziamenti e prestiti personali ad ottime condizioni. Per questo motivo il prestito che ci è stato negato da una compagnia potrebbe esserci offerto da un’altra compagnia che magari prevede dei requisiti meno restrittivi. Inoltre, in particolare nel caso in cui il prestito ci venga rifiutato per mancanza delle garanzie economiche minime, si potrebbe pensare di riformulare la propria richiesta fissando un importo inferiore rispetto a quello richiesto in precedenza. Allo stesso modo, modificando la durata del prestito rifiutato è possibile fissare una rata più leggera e che dunque potremo affrontare senza problemi: in questo modo magari la nuova richiesta di prestito verrà accettata.
Tutte queste possibili modifiche alle caratteristiche del prestito che andremo a richiedere a seguito della mancata accettazione della prima richiesta potrebbero permetterci di ricevere finalmente i soldi di cui abbiamo bisogno. Per effettuare una nuova richiesta di finanziamento a seguito di un prestito rifiutato tuttavia è indispensabile richiedere la liberatoria. Di che si tratta? Si tratta di un documento che ci serve per poter effettuare una nuova richiesta, in quanto come abbiamo già detto la prima cosa che viene fatta da una qualsiasi compagnia prima di analizzare la nostra richiesta è controllare la banca dati dei prestiti. Ogni richiesta di prestito viene registrata nella stessa banca dati, alla quale hanno accesso tutti gli istituti di credito autorizzati. Qui viene registrato lo stato di ogni richiesta di finanziamento, che si troverà appunto in “Richiesta” prima di essere analizzata, per poi essere “Accettata“, “Rifiutata” oppure “Ritirata” dal richiedente stesso.
Il problema sorge nel caso in cui nonostante la nostra richiesta di prestito sia stata rifiutata, nella banca dati compaia ancora lo stato di “Richiesta”. Questo avviene molto spesso, e le compagnie alle quali ci rivolgiamo per una nuova richiesta di prestito la rifiutano automaticamente in questo caso. Tramite la liberatoria potremo dimostrare che la nostra richiesta di prestito non è più in attesa ma è stata appunto rifiutata. Per questo motivo è indispensabile richiedere la liberatoria alla banca che ha rifiutato la nostra prima richiesta di prestito. Nel momento in cui decidiamo di effettuare una nuova richiesta dovremo dunque portare con noi la liberatoria stessa, in modo da essere sicuri che i soli aspetti che verranno analizzati per accettare o rifiutare il nuovo prestito saranno solamente le garanzie economiche che siamo in grado di fornire.
Prestito Rifiutato per segnalazione CRIF e come accedere alla banca dati
La banca dati del CRIF (Centro Rischi Finanziari) rappresenta in qualche modo uno degli ostacoli principali da superare per poter ottenere il prestito personale di cui abbiamo bisogno. Se per qualche motivo non si supera questo step risulta infatti impossibile accedere alla somma di denaro desiderata, indipendentemente dalle garanzie economiche di cui abbiamo bisogno. Abbiamo già detto che in caso di segnalazione in CRIF un cliente viene in qualche modo individuato come poco affidabile. In questo caso, per eliminare lo status di “cattivo pagatore” il modo migliore è quello di ricevere un nuovo finanziamento presentando tutte le garanzie economiche necessarie, e dunque completare il rimborso rispettando tutte le scadenze. In questo caso la compagnia che ci ha erogato il finanziamento si occuperà di togliere la segnalazione in CRIF e finalmente non verremo più considerati dei cattivi pagatori a causa di problemi avuti in passato.
Il CRIF tuttavia non è una banca dati alla quale possono accedere solamente le banche e le finanziarie. In alcuni casi anche un cliente può richiedere dei dati piuttosto importanti. In particolare in caso di prestito rifiutato può essere indispensabile rivolgersi al CRIF. Per quale motivo? Molto semplicemente perché spesso accade che quando si ha urgente bisogno di un prestito personale si effettuano contemporaneamente diverse richieste di finanziamento rivolgendoci ad istituti di credito differenti. Questo perché i tempi di attesa sono piuttosto variabili, perciò può succedere di trovarsi nella situazione di voler ricevere il prestito più veloce, per poi annullare le altre richieste. Soprattutto al giorno d’oggi ormai si ha la possibilità di effettuare una richiesta di prestito in 5 minuti direttamente online, di conseguenza è facile fare l’errore di fare più richieste contemporaneamente, non pensando che tali richieste verranno annullate automaticamente proprio perché nella banca dati risulterà lo stato di “Richiesta”.
Un altro problema relativo al caso in cui siano state effettuate diverse richieste di prestito contemporaneamente riguarda la richiesta della liberatoria di cui abbiamo già parlato in precedenza. Questo perché ovviamente tale liberatoria dovrà essere richiesta ad ognuna delle compagnie alle quali abbiamo effettuato la nostra richiesta di prestito personale. Se non vi ricordate quali sono queste compagnie, o magari volete essere semplicemente sicuri di non esservene dimenticati qualcuna, la cosa migliore da fare è appunto quella di richiedere al CRIF la lista delle banche e finanziarie alle quali è stata effettuata la richiesta di finanziamento. Ad ognuna delle compagnie che compaiono in questa lista dovremo inviare la richiesta di liberatoria, in modo da poter effettuare una nuova richiesta di prestito.
Per ottenere la lista delle compagnie che hanno rifiutato la nostra richiesta di prestito è necessario collegarsi al sito internet del CRIF. Qui dovremo per prima cosa specificare il tipo di richiesta che vogliamo effettuare, che nel nostro caso è quella di conoscere i dati registrati sul Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) di CRIF. A questo punto dovremo inserire i nostri dati personali per ricevere il modulo da compilare in formato .pdf. Tale modulo dovrà essere compilato e firmato, per poi essere inviato con allegati una fotocopia del documento d’identità e del tesserino del codice fiscale. L’invio del modulo e della documentazione richiesta potrà essere effettuato via e-mail, via fax o in cartaceo tramite posta.
Consigli utili per effettuare una nuova richiesta di Prestito dopo che ci è stato Rifiutato
Abbiamo visto dunque tutto quello che bisogna fare in caso di prestito rifiutato. Per concludere la nostra analisi vediamo quali possono i consigli utili da tenere in considerazione se si vuole effettuare una nuova richiesta di prestito dopo che ci è stato rifiutato. È inutile sottolineare che se al primo tentativo la nostra richiesta è stata respinta dovremo necessariamente fare qualche modifica. Due sono le cose che possiamo fare: la prima è quella di riformulare la nostra richiesta di prestito e rivolgerci alla stessa compagnia, mentre la seconda è quella di rivolgerci ad un altro istituto di credito sperando di non ricevere una nuova risposta negativa.
Molto dipende dal motivo per cui la nostra richiesta è stata respinta. Dovete considerare comunque che anche nel caso in cui sceglieste di rivolgervi ad un altro istituto di credito, sarà molto difficile che quest’ultimo accetti la vostra richiesta se non modificate le caratteristiche del prestito. Questo perché in linea di massima i requisiti richiesti sono più o meno gli stessi, perciò molto probabilmente ciò che ha spinto la vecchia compagnia a rifiutare la vostra richiesta spingerà anche la nuova compagnia a fare lo stesso.
Il motivo più comune per il quale il prestito ci viene rifiutato è la mancanza delle garanzie economiche necessarie. Queste tuttavia potrebbero non essere sufficienti per il prestito che abbiamo richiesto ma lo potrebbero essere se modifichiamo le caratteristiche del nostro prestito. Il primo consiglio è quello di fissare un appuntamento in filiale per discutere con un consulente della vostra situazione. Solitamente quello che potete fare sarà semplicemente abbassare le vostre pretese, e dunque richiedere una somma di denaro inferiore rispetto a quella precedentemente richiesta. In alternativa come abbiamo già detto potrete allungare la durata in modo da fissare rate di rimborso più leggere. Dimostrando di poter affrontare senza problemi queste nuove rate mensili potrete spingere la compagnia a concedervi il prestito desiderato, almeno al secondo tentativo.
Se le modifiche alle caratteristiche del vostro prestito non bastano, oppure se il motivo per cui il vostro prestito è stato rifiutato è per il vostro status di “cattivo pagatore”, allora la soluzione migliore è quella di fornire nuove garanzie. Molto spesso quella che ci permette di accedere al finanziamento desiderato è la presentazione di un garante. Quest’ultimo dovrà avere un reddito tale da spingere la banca a concederci il finanziamento. In particolare presentando un parente, ad esempio un genitore che sia lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato, molto probabilmente la nuova richiesta di finanziamento verrà accettata senza problemi. Questo perché in caso di mancato pagamento delle rate da parte del beneficiario del prestito la banca sarà autorizzata a trattenere le rate dallo stipendio del garante stesso. Di conseguenza per la compagnia non ci sarà più il rischio di un mancato rimborso. Sono diverse dunque le soluzioni in caso di prestito rifiutato, dunque anche insieme ai consulenti della vostra banca potrete trovare il prodotto che vi permetta di ricevere i soldi di cui avete bisogno per realizzare i vostri progetti.
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